## Introduzione

Su qualsiasi OS, un disco deve essere partizionato, prima di poter essere utilizzato. Una *partizione* e' un sottoinsieme logico di un disco fisico; le informazioni sulle partizioni sono archiviate in una *tabella delle partizioni*. 

Su Linux, ogni partizione e' assegnata a una directory sotto `/dev`, come `/dev/sda1`.

## MBR e GPT

Esistono due modi principali per memorizzare le informazioni sulle partizioni:

- MBR (*Master Boot Record*)
- GPT (*Guid Partition Table*)

### MBR

La tabella delle partizioni é memorizzata nel primo settore di un disco, chiamato *Boot Sector*, insieme a un bootloader, solitamente GRUB. Ha diverse limitazioni:

- incapacità di indirizzare dischi di dimensione superiore ai 2TB
- un massimo di 4 partizioni primarie per disco
- per rendere il disco avviabile, la prima partizione deve essere primaria 

Un disco MBR puo' avere due tipi differenti di partizioni: *primaria* ed *estesa*. In Linux sono trattate ugualmente, per cui non ci sono vantaggi nell'uso dell'una piuttosto che dell'altra.

### GPT

Risolve molti dei limiti di MBR. Non esiste un limite alla dimensione del disco e il numero massimo di partizioni dipende dal OS.

#### fdisk

L'utilità standard per la gestione delle partizioni. Esiste anche `cfdisk`.

```bash
fdisk -l /dev/sda

Disk /dev/sda: 465.76 GiB, 500107862016 bytes, 976773168 sectors
Disk model: CT500BX500SSD1
Units: sectors of 1 * 512 = 512 bytes
Sector size (logical/physical): 512 bytes / 512 bytes
I/O size (minimum/optimal): 512 bytes / 512 bytes
Disklabel type: gpt
Disk identifier: E224383F-FD8C-4067-8F01-09A7965B7EFA

Device     Start       End   Sectors   Size Type
/dev/sda1   2048 976773119 976771072 465.8G Linux filesystem
```

dove:

- `Device`: il dispositivo assegnato alla partizione     
- `Start`: il settore in cui inizia la partizione        
- `End`: il settore in cui termina la partizione    
- `Sectors`: il numero totale di settori della partizione
- `Size`: la dimensione della partizione 

#### gdisk

Utilità equivalente a *fdisk* e con comandi molto simili.   

```bash
sudo gdisk -l /dev/sda
GPT fdisk (gdisk) version 1.0.10

Partition table scan:
  MBR: protective
  BSD: not present
  APM: not present
  GPT: present

Found valid GPT with protective MBR; using GPT.
Disk /dev/sda: 937703088 sectors, 447.1 GiB
Model: KINGSTON SA400S3
Sector size (logical/physical): 512/512 bytes
Disk identifier (GUID): 2393AA2C-252F-46A4-AAB9-35EE402D3D71
Partition table holds up to 128 entries
Main partition table begins at sector 2 and ends at sector 33
First usable sector is 2048, last usable sector is 937703054
Partitions will be aligned on 2048-sector boundaries
Total free space is 1679 sectors (839.5 KiB)

Number  Start (sector)    End (sector)  Size       Code  Name
   1            2048       937701375   447.1 GiB   8300
```

- Ogni disco ha un identificatore (**GUI**) univoco: si tratta di un numero esadecimale a 128 bit, assegnato casualmente quando viene creata la tabella delle partizioni
- Un disco GPT puo' avere fino a 128 partizioni
- Le partizioni GPT possono essere facilmente riordinare o riorganizzate, utilizzando il comando `s` 
- Rispetto a fdisk, durante la creazione delle partizione, é possibile specificare il tipo di partizione (Linux, Windows, ecc.)
- Fornisce utilità per aiutare nel ripristino, accessibili col comando `r`
- Con GPT, la dimensione di una partizione non é limitata dalla quantità massima di spazio contiguo non allocato.

## Creare un file-system

Prima di utilizzare una partizione, occorre creare un file-system. *Controlla il modo in cui i dati vengono archiviati e acceduti*. Lo strumento standard utilizzato é `mkfs`. 

### ext2/ext3/ext4

L'`extended file-system` (ext) é stato il primo file-system per Linux e nel corso degli anni é stato sostituito da nuove versioni, chiamate ext2, ext3 e ext4.

Le utilità `mkfs.ext2`, `mkfs.ext3` e `mkfs.ext4` sono utilizzate per creare file-system ext2, ext3 e ext4. Queste utilità sono collegamenti simbolici a `mke2fs`.

#### Sintassi

```bash
mkfs.ext4 TARGET

mke2fs -t ext4 TARGET
```

dove TARGET é il nome della partizione. Alcuni dei parametri principali:

- `-L` o Volume_Label: imposta un'etichetta
- `-n`: simula la creazione del file-system
- `-q`: modalità silenziosa
- `-c`: controllo dei blocchi danneggiati prima di creare un file-system
- `-d` (DIRECTORY): copia il contenuto della directory specificata nel nuovo file-system

### FAT o VFAT

Il file-system FAT ha avuto origine con MS-DOS e negli anni ha ricevuto diverse versioni, culminate in FAT32, rilasciato nel 1996. VFAT é a estensione di FAT16 con supporto a nomi di file lunghi (fino a 255 caratteri). Entrambi sono gestiti da `mkfs.fat`.

FAT16 supporta volumi di massimo 4GB e file con una dimensione massima di 2GB. FAT32 aumenta la dimensione massima dei file a 4GB e dei dischi a 2 PB.

```bash
mkfs.fat TARGET
```

### exFAT

É stato creato da Microsoft nel 2006, al fine di superare i limiti di FAT32: supporta file di dimensione massima di 16 exabyte e dischi di 128 petabyte. Ottima scelta per garantire l'interoperabilitá Linux-Windows. L'utilità predefinita é `mkfs.exfat`:

```bash
mkfs.exfat TARGET
```

### Btrfs

btrfs (*better FS*) é un file system specifico per Linux. Ha diverse caratteristiche interessanti, come: supporto ai volumi, quote, snapshot, backup incrementali, ecc. É un file-system *copy-on-write*: i dati vengono scritti nello spazio libero su disco e i metadati originali aggiornati per fare riferimento ai nuovi dati e solo allora i vecchi dati vengono eliminati. Questo riduce la possibilitá di perdita di dati in caso di arresto anomalo.   

```bash
mkfs.btrfs TARGET -L LABEL
```

É possibile passare dispositivi multipli al comando. Per specificare come verranno distribuiti i metadati nell'array di dischi, utilizzare il parametro `-m`. I parametri validi sono: `raid0`, `raid1`, `raid5`, `raid6`, `raid10`, `single` e `dup`.

#### subvolume

Sono come filesystem dentro altri filesystem. Una specie di directory che puo' essere montata e trattata come un filesystem separato. 

```bash
btrfs subvolume create /mnt/disk/BKP

btrfs subvolume list /
```

Per verificare che il volume sia attivo:

```bash
btrfs subvolume show /mnt/disk/BKP
```

Per *montare* il subvolume:

```bash
mount -t btrfs -o subvol=BK /dev/sda1 /mnt/bk
```

#### snapshot

Uno snapshot duplica l'albero del filesystem, mentre punta ai dati originali.

```bash
btrfs subvolume snapshot /mnt/disk /mnt/disk/snap
```

Per creare istantanee di sola lettura, basta aggiungere il parametro `-r`.

## GNU Parted

`GNU Parted` é un potente editor delle partizioni. Esistono dei front-end grafici, come *GParted*. 

> WARNING: Parted apporta modifiche al disco immediatamente dopo che il comando é stato dato, senza attese, diversamente da fdisk e gdisk

```bash
parted DEVICE

parted /dev/sda
```

### Selezionare i dischi

Per passare da un disco diverso da quello selezionato, basta usare il comando `select`:

```bash
parted /dev/sda
Using /dev/sda
(parted) select /dev/sdb
Using /dev/sdb
```

### Ottenere informazioni

Per ottenere informazioni sul disco, utilizzare il comando `print`:

```bash
(parted) print
Model: ATA CT500BX500SSD1 (scsi)
Disk /dev/sdb: 500GB
Sector size (logical/physical): 512B/512B
Partition Table: gpt
Disk Flags:

Number  Start   End    Size   File system  Name  Flags
 1      1049kB  500GB  500GB
```

Per ottenere un elenco di tutti i dispositivi a blocchi, utilizzare `print devices`. Tramite il comando `print all` si ottengono informazioni su tutti i dispositivi a blocchi collegati. Tramite il comando `print free` é possibile visualizzare lo spazio libero a disposizione su un singolo device

### Creare una tabella delle partizioni

Per creare una tabella delle partizioni su un disco vuoto, usare il comando `mklabel`, seguito dal tipo di tabella che si desidera creare:

```bash
(parted) mklabel msdos
(parted) mklabel gpt
```

### Creare una partizione

Per creare una partizione, si utilizza il comando `mkpart`:

```bash
(parted) mkpart PARTTYPE FSTYPE START END
```

dove:

- `PARTTYPE`: il tipo di partizione, che puo' essere *primary*, *logical* o *extended*
- `FSTYPE`: il tipo di filesystem. Parted non crea il filesystem, ma imposta solo un flag sulla partizione che dice al OS che tipo di dati aspettarsi
- `START`: specifica il punto esatto in cui inizia la partizione
- `END`: specifica il punto in cui la partizione finisce (NON la dimensione)

```bash
(parted) mkpart primary ext4 1m 100m
```

### Eliminare una partizione

Utilizzare il comando `rm` seguito dal numero della partizione da eliminare, visualizzabile col comando `print`.

### Recuperare una partizione

Parted permette di recuperare una partizione cancellata. Utilizzare il comando `rescue`, con la sintassi: `rescue START END`, dove START indica la posizione approssimativa in cui la partizione iniziava e END quella in cui finiva. Parted eseguirà una scansione del disco alla ricerca di partizione e si offrirà di ripristinare quelle trovate. Puo' recuperare solo le partizioni in cui é presente un filesystem; quelle vuote non vengono rilevate.

### Ridimensionare una partizione ext2/3/4

Puo' essere anche usato per ridimensionare le partizioni, al fine di renderle piú grandi i piú piccole, con alcune accortezze:

- durante il ridimensionamento, la partizione deve essere inutilizzata e smontata

Il comando é `resizepart`, seguito da numero di partizione e di dove dovrebbe finire: `resizepart 2 300g`.

Una volta ridimensionata la partizione, bisogna ridimensionare il filesystem. Per i filesystem ext2/3/4, questo viene fatto da `resize2fs PARTITION SIZE`. Se si omette il parametro SIZE, verrá utilizzato tutto lo spazio disponibile: `resize2fs /dev/sdb3`.

Per *restringere* una partizione, il processo deve essere inverso:

- prima si restringe il filesystem, tramite `resize2fs`
- poi si ridimensiona la partizione stessa utilizzando `parted`

```bash
resize2fs /dev/sdb3 200g

parted /dev/sdb3
(parted) resizepart 3 200g
```

## swap

Su Linux, il SO puo' scambiare pagine di memoria dalla RAM al disco, secondo necessitá, memorizzandole in uno spazio separato, implementato come partizione separata (o file), chiamato *partizione di swap*.

Tramite fdisk, basta creare una partizione normale e poi cambiare il tipo di partizione in Linux Swap, tramite il comando `t`, con codice 82. Per gdisk, cambia solamente il codice, 8200.

Una volta che la partizione é stata correttamente creata, usare il comando `mkswap PARTITION`. Infine, per abilitare la partizione: `swapon PARTITION`. Allo stesso modo, `swapoff PARTITION` disabiliterá la swap per quel dispositivo.

Linux supporta anche l'uso di *file di swap*: basta creare un file vuoto, tramite *dd* e quindi utilizzare `mkswap` e `swapon`

```bash
dd if=/dev/zero of+myswap bs=1M count=1024
mkswap myswap
swapon myswap
```
Per rendere il file di swap persistente, **aggiungerlo** a `/etc/fstab`. I permessi consigliati per il file di swap sono 0600 e il gruppo e il proprietario dovrebbero essere root.